Afte della bocca

Quelle fastidiosissime ulcerette alla bocca…

La stomatite aftosa ricorrente, detta anche aftosi orale, è una malattia che interessa la mucosa orale ed è caratterizzata dalla formazione di ulcere (afte) recidivanti dolorose.

Si stima che l’aftosi orale interessi più del 20% della popolazione generale.



Eziologia dell’aftosi orale

 Le cause della stomatite aftosa ricorrente rimangono a tutt’oggi sconosciute.Su un’origine infettiva, batterica o virale, dell’aftosi orale non è stato ancora possibile dimostrare nulla, sebbene numerosi studi siano ancora attivi.In letteratura l’ipotesi più accreditata è quella che riconduce la stomatite aftosa ricorrente ad un’anomalia della risposta immunitaria. La reazione autoimmune alla base dell’aftosi orale è stata correlata sia a fattori predisponenti di tipo ereditario sia a fattori scatenanti, quali:

  • fattori psicologici e sociali, in particolare lo stress e l’appartenenza ad uno strato sociale elevato;
  • deficit di ferro, acido folico e vitamina B12, la cui specifica terapia sostitutiva ha promosso il miglioramento o la guarigione delle lesioni;
  • malattie da malassorbimento, come la celiachia e il morbo di Crohn;
  • traumatismi dei tessuti orali;
  • allergie alimentari, per esempio verso le spezie o per sostanze contenute nella frutta secca o nel cioccolato.

Caratteristiche cliniche dell’aftosi orale

 L’aspetto e le caratteristiche della stomatite aftosa ricorrente sono tali da poter giungere a una diagnosi definitiva in seguito a una semplice visita del paziente, condotta dall’odontoiatra, accompagnata dalla raccolta di alcune informazioni.Le afte orali sono ulcere singole o multiple, delle dimensioni di pochi millimetri o di uno o più centimetri, di forma generalmente circolare. Le lesioni insorgono con una sensazione di formicolio o bruciore, cui fa seguito l’ulcerazione, di colore rosso vivo ai margini, bianco-giallastro nella parte centrale per la presenza di fibrina. La localizzazione è tipica, giacché sono interessate quasi esclusivamente le zone di mucosa orale non cheratinizzata, cioè più sottile, quali la parte interna delle guance (mucosa geniena), la superficie intra-orale delle labbra, il pavimento della bocca o il ventre linguale, mentre sono generalmente risparmiate le gengive e il palato duro, dove la mucosa risulta più spessa.Le lesioni sono molto dolenti, soprattutto quando vengono a contatto con i cibi.Si distinguono tre quadri clinici di stomatite aftosa ricorrente:

  • aftosi minor, la forma clinica più comune, caratterizzata da ulcere singole o in piccoli cluster, poco profonde, di diametro inferiore a un centimetro, che durano 7-10 giorni, al termine dei quali guariscono spontaneamente senza lasciare cicatrici;
  • aftosi major, la forma meno frequente, ma più severa, caratterizzata dalla presenza di ulcere multiple, profonde, di dimensioni che superano il centimetro, persistenti anche per molte settimane. Essendo le ulcere più profonde, sono anche più dolorose, e spesso guariscono lasciando cicatrici;
  • aftosi erpetiforme, così denominata per la sua somiglianza alle ulcere dell’infezione da herpes simplex, da cui si differenziano per non essere precedute da vescicole, per la non tendenza al raggruppamento e per la tipica ricorrenza. La guarigione può richiedere 7-14 giorni di tempo.

Trattamento dell’aftosi orale

 E’ importante precisare che non esistono trattamenti sicuri e rapidi per la stomatite aftosa ricorrente, ma solo terapie palliative.Se la sintomatologia dolorosa è limitata e non interferisce con la qualità della vita, la stomatite aftosa ricorrente non richiede nessun trattamento se non aspettare la guarigione spontanea delle lesioni.Nei casi più importanti, per accelerare la guarigione, risulta utile l’applicazione topica di corticosteroidi (es. triamcinolone).Quando la stomatite aftosa ricorrente è grave, vanno presi in considerazione anche farmaci a base di antibatterici (es. clorexidina, tetraciclina) ad uso topico.La scelta di un determinato tipo di trattamento deve essere effettuata dal proprio dentista di fiducia solo in seguito ad una precisa diagnosi, che escluda la presenza di condizioni o malattie dal quadro clinico simile alla stomatite aftosa ricorrente.